
il sito è dedicato a Maria, bella, fiera, aitante, onesta:
la mia fidanzata, mia moglie, la formidabile compagna degli anni ruggenti della progettualizzazione e della realizzazione, la madre dei miei figli che amò tanto e seppe crescere ed educare impareggiabilmente, al nostro legame speciale ed esclusivo, al mio unico vero amore.
La sua perdita: un dolore struggente, un vuoto incolmabile, un richiamo sempre presente. Le sue volontà sono state eseguite.
Dopo la sua scomparsa ancor più: "...desideroso della sola compagnia di quelli i quali comandano non già di chiudere, ma di aprire gli occhi ..." Giordano Bruno
Si avvisano i lettori che gli articoli sono cronologicamente ordinati e pertanto per leggerne i più recenti basterà cliccare sugli ultimi titoli in rosso indicati sulla sinistra e sulla destra del video.
Questo dominio, il cui titolo inventato dall'autore è sintomatico del malessere della Giustizia Italiana, si prefigge:
*in primo luogo di ridurre in pristino la LEGALITA' presso la procura della Repubblica di Ragusa, restituendo la perduta fiducia nella giustizia penale alle popolazioni iblee, indignate per il permanere ad oltranza nel tribunale che occupa da 38 anni, del plurindagato procuratore Fera Agostino, nonostante già da qualche lustro ne sia stata chiesta la rimozione da più parti e da ultimo anche dal già Ministro di Grazia e Giustizia On. Prof. Oliviero Diliberto, ben consapevole dei fatti, con la storica interrogazione parlamentare del 4 ottobre 2005, dai contenuti pesanti come macigni, che hanno occupato le prime pagine anche del "Corriere della Sera";
*di tutelare con la necessaria fermezza e coraggio civile i cosiddetti “diritti negati” delle persone più deboli contro ogni forma di abuso della Pubblica Amministrazione e/o di soggetti privati in posizione dominante, contribuendo a fare crescere la legalità e l’etica deontologica della professione forense, la cui nobiltà è troppo spesso offuscata da comportamenti non sempre improntati a lealtà professionale, ovvero dalla diffusa debolezza dei Consigli dell’Ordine, incapaci di uscire dalle logiche dominanti ed in genere più vicini agli interessi del potere che a quelli della collettività;
*di essere un osservatorio permanente sul vasto fenomeno dell’illegalità istituzionale e della giustizia negata con particolare riferimento alla Sicilia ed alla provincia di Ragusa, sovvertendo e calpestando impunemente i valori di legalità e giustizia in cui tutti crediamo e che dovrebbero essere alla base della civiltà, in uno stato di diritto qual è il nostro;
Saranno fatti i nomi di magistrati, avvocati, cancellieri, periti,amministratori pubblici, politici e imprenditori ritenuti responsabili degli abusi che ci sono stati e ci verranno denunciati: una banca dati in continua espansione per il susseguirsi di “notiae criminis”, a carico di infedeli servitori dello Stato, che sarà a disposizione di ogni lettore.
Per ovvie ragioni verranno pubblicate solo le notizie verificabili e corredate da idonea documentazione, con l’impegno di aggiornamento dei dati in base alle segnalazioni che man mano perverranno da parte dei diretti interessati , o a cancellare ogni riferimento a procedimenti in corso, in caso di assoluzione degli indagati, con sentenza passata in giudicato e non impugnata dalle parti lese nelle sedi sovra-nazionali.
Il servizio, senza alcun onere, si propone di offrire ai cittadini, in tempo reale, una costante quanto obiettiva informazione sui crimini paraistituzionali del potere, che la stampa di regime molto spesso cerca di occultare, essendo espressione delle cordate affaristico-giudiziarie che si scontrano nel paese.
Un elenco sempre più ricco di dati, con le informazioni che perverranno da parte delle vittime della falsa legalità e di quegli operatori onesti della Giustizia, che credono nel principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla Legge e che la magistratura debba essere messa in condizione di fare il proprio dovere fino in fondo senza guardare in faccia nessuno.
Uno strumento per conoscere i perversi meccanismi di controllo del pianeta giustizia e “le oscure vie”attraverso cui i furbi ed i disonesti hanno spesso la meglio sulle persone per bene, a cui è dovuta Giustizia, e che, invece di venire tutelati dalla Legge, si ritrovano vittime di una ramificata rete di protezioni illecite che, nonostante il vento di tangentopoli, continua ad alimentare la corruzione politico-giudiziaria, soffocando la legalità ed il diritto ad una giustizia equa e rapida per tutto il popolo italiano.
La “mappa” consentirà di radiografare i comportamenti, non sempre trasparenti, di funzionari pubblici ed operatori di giustizia, che nell’esercizio delle loro funzioni dovrebbero garantire la legalità e che invece, spesso, appaiono come garanti di poteri occulti e criminali, protesi a difendere ad oltranza gli interessi di potenti e farabutti di ogni risma.
Un ordine di falsa legalità soffoca la società ed annichilisce il profondo e radicato bisogno di Giustizia a cui ogni uomo libero aspira, impedendo ad un intero popolo di progredire e vivere in pace. Nel nostro paese vige un sistema per cui è pressocchè impossibile per un comune cittadino ottenere Giustizia nei confronti di un potente o di un amico degli amici potenti.
La Giustizia è condizionata dai partiti e da pochi imprenditori di regime che a loro volta sono in grado di controllare la vita politica ed amministrativa.
Pendono oltre 9.000.000 ( tra civili e penali ) di procedimenti a livello nazionale, con una percentuale di impunità pari all’80%. Tale situazione di intasamento della Giustizia viene volutamente mantenuta ed aggravata per impedire la definizione di tutti quei processi civili , penali amministrativi che, in un modo o nell’altro, avrebbero, già da tempo, determinato la soccombenza di potenti e personaggi vicini alle lobbies trasversali che controllano il Paese.
|